Fisioterapia post-partum: Un alleato fondamentale per le neomamme

Scopri i benefici della fisioterapia post-partum nel trattamento della diastasi addominale, una condizione che riguarda il 30% delle neomamme.

Il Post-partum

La gravidanza è un’esperienza straordinaria che porta molteplici cambiamenti nel corpo di una donna. Uno dei cambiamenti più evidenti avviene nell’addome, dove i muscoli si adattano alla crescita del feto. Ma cosa succede dopo la nascita?

Contrariamente a ciò che molti potrebbero pensare, il ritorno alla normalità non è immediato. Ne sa qualcosa la dott.ssa Alessandra Russo, fisioterapista presso gli ambulatori Humanitas Medical Care De Angeli a Milano, Arese e Domodossola.

In particolare, una condizione che colpisce circa il 30% delle neomamme è la diastasi addominale, una separazione dei muscoli verticali dell’addome. Ma c’è una buona notizia: la fisioterapia può aiutare a gestire e a risolvere questo problema.

La diastasi addominale: Di cosa si tratta?

La diastasi addominale è classificata in tre stadi: lieve (inferiore a 3 cm), moderata (tra 3 e 5 cm) e grave (maggiore di 5 cm). Non è solo un problema estetico. Può comportare diverse complicanze, tra cui mal di schiena, ernie, gonfiore addominale, disturbi della digestione, sensazione di pesantezza nella zona pelvica e alterazioni della postura.

La fisioterapia come soluzione

Per le diastasi di entità inferiore ai 3 cm o quando l’intervento chirurgico non è un’opzione, l’approccio fisioterapico può offrire una soluzione efficace. L’obiettivo del programma riabilitativo è di rinforzare i muscoli del pavimento pelvico e del trasverso addominale. Attraverso esercizi di respirazione, posturali e ipopressivi, le neomamme possono gradualmente ridurre la diastasi e risolvere il dolore associato.

Quando iniziare la fisioterapia?

La separazione dei muscoli addominali si risolve generalmente in modo spontaneo entro 8-12 mesi dal parto. Se la distanza tra le fasce muscolari è superiore ai 2,5 cm e persiste dopo 12 mesi, si configura una diastasi.

Ma non bisogna attendere tutto questo tempo per intervenire: spesso, già dopo i primi 5-6 mesi, possono comparire i primi sintomi. È quindi consigliato consultare un fisioterapista, che potrà effettuare una valutazione e consigliare il percorso di trattamento più appropriato.

Prevenzione e gravidanze future

La prevenzione è fondamentale. Dopo la gravidanza, è importante evitare esercizi che aumentano la pressione addominale o sollecitano eccessivamente il pavimento pelvico. Al contrario, sono consigliati esercizi di respirazione, di attivazione del muscolo trasverso dell’addome e, dal terzo mese, un percorso di ginnastica ipopressiva.

E se si desidera un secondo figlio? Non è necessario rimandare il trattamento della diastasi. Anzi, è importante affrontare tempestivamente la situazione per prevenire ulteriori complicanze.

Fonte dell’articolo www.humanitas-care.it