Dolore cronico: la fisioterapia è la soluzione!

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Il dolore cronico muscolo-scheletrico è una condizione che colpisce milioni di italiani, influenzando in modo significativo la loro qualità di vita. Secondo un recente rapporto del Censis, circa 9,8 milioni di italiani, pari al 19,7% della popolazione, soffrono di questa patologia, con dolore di intensità moderata o severa. Le conseguenze di questo tipo di dolore vanno ben oltre il disagio fisico, toccando aspetti fondamentali della vita quotidiana, dal sonno alle attività sociali, fino a impedire il normale svolgimento delle attività lavorative.

Cos’è il dolore cronico Muscolo-Scheletrico?

Il dolore cronico muscolo-scheletrico è un dolore persistente, che interessa ossa, muscoli o articolazioni e che dura da più di tre mesi. Questa tipologia di dolore è descritta dal professor Arturo Cuomo, direttore di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica all’IRCCS Fondazione Pascale di Napoli, come un dolore forte o molto forte, spesso accompagnato da disabilità funzionale e distress psico-emozionale. Tra le cause principali di questa condizione si annoverano l’artrosi, l’artrite reumatoide e la lombosciatalgia, patologie che causano una perdita significativa di mobilità e che portano a una riduzione generale della qualità della vita dei pazienti.

L’impatto nella vita di tutti i giorni

Vivere con dolore cronico muscolo-scheletrico significa fare i conti ogni giorno con una limitazione della funzionalità fisica e con un disagio psicologico importante. La patologia influisce su attività quotidiane come camminare, sollevare pesi, svolgere faccende domestiche, guidare, e persino vestirsi autonomamente. Uno studio rileva che circa il 20% dei pazienti non riesce a guidare o a compiere azioni quotidiane senza aiuto, e in alcuni casi gravi, il dolore costringe il 10% dei malati a lasciare il lavoro. La sensazione di debolezza e vulnerabilità si riflette anche sul piano emotivo, portando ansia, depressione e insonnia in molti pazienti.

L’Importanza della Fisioterapia e dell’Attività Fisica nella Gestione del Dolore

Uno degli approcci più efficaci per gestire il dolore cronico muscolo-scheletrico è rappresentato dalla combinazione di fisioterapia e attività fisica. Il professor Cuomo sottolinea come una moderata e costante attività fisica, associata a una corretta alimentazione, possa migliorare la funzionalità muscolare e ridurre l’accumulo di grasso, contribuendo a mantenere uno stato di benessere generale. Attività non agonistiche come il nuoto, insieme a cicli di fisioterapia e trattamenti specifici come la tecar-terapia, la ionoforesi e l’elettrostimolazione, risultano particolarmente utili per alleviare il dolore e migliorare la mobilità.

Inoltre, un percorso fisioterapico personalizzato permette di rafforzare i muscoli, migliorare la flessibilità articolare e ridurre il rischio di ulteriori complicazioni. È importante, però, consultare sempre un fisiatra per stabilire il programma di riabilitazione più adatto e individuare le terapie più efficaci in base alla specifica condizione del paziente.

L’Approccio Alimentare come Sostegno alla Riabilitazione

Una corretta alimentazione può svolgere un ruolo fondamentale nella gestione del dolore cronico muscolo-scheletrico. Il professor Cuomo consiglia di seguire una dieta bilanciata, con un apporto equilibrato di proteine, vitamine e fibre, come quella mediterranea, che favorisce la salute generale e previene la perdita di massa muscolare. Un’alimentazione ricca di nutrienti aiuta non solo a migliorare il tono muscolare ma anche a mantenere sotto controllo il peso corporeo, riducendo così la pressione sulle articolazioni e alleviando il dolore.

Fibromialgia: Una Forma Complessa di Dolore Cronico

La fibromialgia è una forma specifica di dolore cronico muscolo-scheletrico che si distingue per la sua complessità. Nota anche come Sindrome Fibromialgica, questa patologia si manifesta con dolore diffuso in diverse aree del corpo, accompagnato da sintomi come affaticamento fisico e mentale, insonnia, e un costante stato di malessere. La causa della fibromialgia è ancora sconosciuta, e la diagnosi si basa esclusivamente su criteri clinici, poiché non esistono indagini strumentali specifiche in grado di confermarla.

Trattare la fibromialgia richiede un approccio multidisciplinare che comprenda la fisioterapia, l’attività fisica mirata e la gestione dello stress. La terapia del dolore, inclusa la terapia fisica e l’uso di tecniche mini-invasive come la tecar-terapia, può aiutare a ridurre l’intensità del dolore e a migliorare la qualità della vita.

Consigli per una Gestione Completa del Dolore Cronico

Per chi soffre di dolore cronico muscolo-scheletrico, adottare un approccio integrato che unisca fisioterapia, attività fisica e una dieta equilibrata può fare una grande differenza. Ecco alcuni consigli utili:

  1. Consultare un fisiatra: una visita specialistica è fondamentale per individuare il trattamento più adatto.
  2. Praticare attività fisica regolare: anche un’attività moderata, come camminare o nuotare, può alleviare il dolore.
  3. Seguire una dieta sana: optare per una dieta bilanciata, ricca di proteine e fibre e povera di grassi, come quella mediterranea.
  4. Evitare il sovraccarico fisico: fare attenzione ai movimenti e non esagerare per evitare sovraccarichi.
  5. Utilizzare terapie antalgiche se necessario: la tecar-terapia e l’elettrostimolazione possono essere utili per ridurre il dolore.

Il dolore cronico muscolo-scheletrico può limitare fortemente la qualità della vita, ma con i giusti strumenti e il supporto di professionisti esperti, è possibile convivere con questa condizione in modo più sereno. La fisioterapia, l’attività fisica e una corretta alimentazione sono risorse preziose per chi soffre di dolore cronico. Investire nella propria salute e adottare uno stile di vita equilibrato può aiutare a migliorare la funzionalità fisica, ridurre il dolore e promuovere un senso di benessere.

Prendersi cura di sé e affrontare il dolore cronico con un approccio consapevole e mirato rappresenta il primo passo per ritrovare la gioia di muoversi e partecipare attivamente alla vita quotidiana.

Fonte dell’articolo https://www.gazzetta.it.

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