Crioterapia: come agisce? quali sono i benefici?

La crioterapia, o terapia del freddo, viene utilizzata per curare alcune patologie e come trattamento per vari inestetismi o o più in generale, per ritrovare il benessere.

Che cos’è la crioterapia

La crioterapia, anche chiamata terapia criogenica, è un trattamento che utilizza le basse temperature per congelare, o quasi, le parti del corpo interessate al fine di migliorarne le condizioni.
Il trasferimento del freddo al corpo avviene per mezzo di diversi meccanismi di conduzione che approfondiremo di seguito. In sintesi, quelli più usati sono:

  • impacchi di ghiaccio.
  • Bagni di ghiaccio.
  • Bende refrigeranti.
  • Crioterapia iperbarica gassosa.
  • Camere criogeniche raffreddate con azoto liquido.

I medici utilizzano da anni, la crioterapia, per lo più a base di azoto liquido, per il trattamento localizzato di verruche, per la rimozione di cellule tumorali o per ridurre l’infiammazione.

Invece, nel mondo dell’estetica e dello sport viene ormai usata, anche in modo sistemico, per contrastare l’invecchiamento cutaneo e migliorare il recupero fisico post-allenamento.

Come agisce?

Il segreto dell’efficacia della crioterapia è nascosto proprio nel suo meccanismo. Quando il corpo viene rapidamente raffreddato ha un consistente sbalzo termico.

Questo fa sì che i recettori presenti nella nostra pelle inviino un segnale all’ipotalamo che per contrastare l’azione del freddo e difendere il corpo attiva delle risposte fisiologiche.

Prima reazione

La prima reazione è una forte vasocostrizione, in cui il sangue va dalle estremità corporee verso gli organi vitali per ossigenarli adeguatamente. Subito dopo, l’organismo passa al rilascio di serotonina e ormone adrenocorticotropo (ACTH), inibitore del dolore e dell’infiammazione.

Seconda reazione

Quando il trattamento finisce e la temperatura corporea ritorna normale, si ha una seconda reazione che è la vasodilatazione periferica. Questo permette al sangue ben ossigenato di irrorare nuovamente le estremità corporee e portare via gli elementi di scarto come acido lattico e istamine.

Grazie a quest’ultima fase si ha un aumento della microcircolazione che favorisce la rigenerazione cellulare e la stimolazione della produzione di elastina e collagene.

Stesse reazioni si hanno di fronte ad un trattamento di crioterapia localizzato su lesioni cutanee. L’abbassamento di temperatura, mediante l’applicazione dell’azoto liquido, determina la dissoluzione delle lesioni sottoposte a trattamento, salvaguardando però le cellule sane.

Il risultato è che la pelle non subisce nessun trauma e la lesione pian piano guarisce.

I benefici della crioterapia

Nella pratica, questo, si traduce in una serie di benefici che agiscono su tutti i sistemi del nostro organismo:

Miglioramento della circolazione sanguigna: grazie al freddo applicato direttamente sulla zona interessata, i vasi ematici si costringono e subito dopo si dilatano stimolando proprio la circolazione e migliorando il flusso di sangue.

Guarigione muscolare: la crioterapia è in grado di rilassare e distendere i muscoli, accelerando la ripresa. In questo caso gli effetti sono due: un aumento oppure una diminuzione di tono a seconda del tempo di esposizione al freddo della zona trattata.

Prevenzione e cura di alcune tipologie di cancro: soprattutto quelle conseguenti agli stati infiammatori possono beneficiare della terapia del freddo che ha effetti antiflogistici. Inoltre, in molti casi la crioterapia può essere usata per ridurre il rischio di comparsa di certi tumori.

Sollievo per le emicranie, riduzione di ansia e depressione: la crioterapia stimola la produzione di endorfine e citochine, sostanze che inducono benessere e che sono antidolorifiche e antinfiammatorie.

Riduzione edemi cutanei: effetto collegato alla vasocostrizione e vasodilatazione periferica.

Perdita di peso: il freddo stimola il metabolismo, che è in grado di bruciare più in fretta le calorie per permettere al corpo di riscaldarsi.

Riduzione dell’infiammazione localizzata.

Miglioramento del tono muscolare: che è uno dei motivi per cui spesso si consiglia di finire la doccia con un getto di acqua fredda.

Sollievo dal dolore: la terapia blocca i recettori che trasmettono gli impulsi dolorosi e riduce la velocità di trasmissione dei segnali.

Crioterapia in fisioterapia

La crioterapia è riconosciuta, inoltre, da sportivi professionisti e non, come una modalità benefica di trattamento post-trauma per garantire un recupero veloce.

Può essere applicata a numerosi casi di patologie muscolo-scheletriche e in combinazione ad altri percorsi terapeutici come le onde d’urto, l’ipertermia, gli ultrasuoni e la laserterapia. Ed è per questo che la crioterapia è considerata un prezioso alleato dei fisioterapisti.

Grazie alle sue caratteristiche ha un effetto analgesico immediato oppure differenziato nel tempo e può essere usata per il trattamento di:

  • Dolori alla spalla, al gomito e al polso.
  • Dolori al ginocchio e all’anca.
  • Lacerazioni.
  • Contusioni.
  • Distorsioni.
  • Stiramenti muscolari, tendinei e legamentosi.
  • Borsiti, artrosinoviti, tendiniti.
  • Artropatie infiammatorie.
  • Mialgie e spasmi muscolari.

A livello muscolare, il freddo ha un effetto antinfiammatorio perché innesca, come abbiamo già detto, un processo di vasocostrizione e vasodilatazione che velocizza la circolazione del sangue e permette di smaltire più velocemente le tossine e l’acido lattico prodotti durante l’allenamento.

Fonte dell’articolo www.melarossa.it

 

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